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È noto che i vulcanologi siano sommelier di marmellate.
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Provo a fare un attimo di chiarezza perché mi rendo conto che sia uno dei post più assurdi che ho scritto finora. Nel 1684, le navi pirata capitanate da John Cook (da non confondere col celebre James Cook che non era affatto un pirata) e John Eaton sbarcarono sulle coste delle Galápagos dopo un magro bottino: una mula, una grandissima quantità di farina, una statua di legno della Madonna e circa 8 tonnellate di marmellata di cotogne. Grazie al diario del pirata ed esploratore WIlliam Dampier, imbarcato sulla nave di Cook, sappiamo che i pirati nascosero sulle isole di San Cristobal e San Salvador 5000 sacchi di farina e 600 barattoli di marmellata con l'intenzione di creare dei depositi da usare all'occorrenza. Se ne stiamo parlando significa che queste scorte non vennero mai usate e per questo motivo vennero ritrovate dagli archeologi ecuadoregni.
E ora veniamo al punto saliente del post: uno dei vasi ritrovati era inglobato in una colata lavica che ha quindi permesso di datare l'eruzione del vulcano di San Salvador a un momento successivo al 1684.

📚 Fonte: il magnifico libro di Viviano Domenici "Altri Naufragi".

@VeroMaStrano feat. @LaNostraStoria

È noto che i vulcanologi siano sommelier di marmellate.
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Provo a fare un attimo di chiarezza perché mi rendo conto che sia uno dei post più assurdi che ho scritto finora. Nel 1684, le navi pirata capitanate da John Cook (da non confondere col celebre James Cook che non era affatto un pirata) e John Eaton sbarcarono sulle coste delle Galápagos dopo un magro bottino: una mula, una grandissima quantità di farina, una statua di legno della Madonna e circa 8 tonnellate di marmellata di cotogne. Grazie al diario del pirata ed esploratore WIlliam Dampier, imbarcato sulla nave di Cook, sappiamo che i pirati nascosero sulle isole di San Cristobal e San Salvador 5000 sacchi di farina e 600 barattoli di marmellata con l'intenzione di creare dei depositi da usare all'occorrenza. Se ne stiamo parlando significa che queste scorte non vennero mai usate e per questo motivo vennero ritrovate dagli archeologi ecuadoregni.
E ora veniamo al punto saliente del post: uno dei vasi ritrovati era inglobato in una colata lavica che ha quindi permesso di datare l'eruzione del vulcano di San Salvador a un momento successivo al 1684.

📚 Fonte: il magnifico libro di Viviano Domenici "Altri Naufragi".

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