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Ascolta il Vangelo del giorno in audio - Fonte: LaChiesa.it
Domenica 16 aprile 2024
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 24,35-48

In quel tempo, i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
"Sono le parole che vi dissi quando ero con voi"
 
Anche dopo la risurrezione Gesù si trova a dover spiegare i suoi stessi insegnamenti per aiutare i suoi discepoli a comprendere gli eventi accaduti alla luce delle Scritture. È per lo stesso motivo che noi abbiamo bisogno di rileggere continuamente la Scrittura, i vangeli. Non solo per sopperire alla nostra naturale dimenticanza degli insegnamenti di Gesù, ma soprattutto per comprenderli meglio. Ogni volta infatti che ritorniamo sugli eventi narrati dalla Scrittura, la nostra fede viene nutrita, confermata, illuminata e in tal modo siamo capaci di vedere con occhi diversi il nostro presente, le nostre scelte, e le dinamiche interiori che ci caratterizzano. Se non ci fosse la Parola di Dio a guidarci, ci sarebbe preclusa una via molto importante per la nostra salvezza, per comprendere il modo d'agire di Dio e la sua sapienza. E per te che valore ha la parola di Dio?

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Che valore ha per te la parola di Dio? Quale vantaggio trai dal suo ascolto e dalla sua ripetuta meditazione? Come sarebbe la tua vita se non ci fosse la Parola di Dio?
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Lunedì
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,22-29

Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, vide che c'era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie. Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
"Datevi da fare per il cibo che rimane per la vita eterna"
 
 
È incredibile cosa la folla è stata capace di fare per mettersi alla ricerca di Gesù, la rapidità con la quale ha preso la decisione di spostarsi verso Cafarnao. Eppure il motivo che la spingeva verso Gesù era poco nobile. Lo hanno cercato solo per potersi sfamare ancora, dopo aver partecipato alla moltiplicazione dei pani. A volte anche noi abbiamo motivi per recarci (o non recarci) in Chiesa del tutto secondari rispetto al fine primario di ascoltare la Parola di Dio e nutrirci dell'eucarestia. Spesso diviene per noi un luogo associativo, in cui incontrare gli amici, avere delle responsabilità, prestare dei servizi, partecipare ad attività culturali e formative etc.., ma quando si tratta di incontrarsi per momenti di preghiera, di adorazione eucaristica, o quando non siamo più vincolati dalle nostre responsabilità e dai nostri incarichi ecco che la nostra partecipazione rischia di venir meno. Ti sei mai chiesto per quale motivo frequenti la Chiesa? Cerchi anzitutto il pane di vita eterna che solo attraverso la Chiesa puoi ricevere?

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Se frequentando la Chiesa non cerchi anzitutto di ascoltare la Parola di Dio e di nutrirti dell'eucarestia, allora le tue motivazioni saranno facilmente soggette a intralci, difficoltà e ripensamenti.
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Martedì 16 aprile 2024
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,30-35

In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: "Diede loro da mangiare un pane dal cielo"».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
"Non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo"
 
 
I Giudei affermano che fu Mosè a dare al popolo ebraico, che era in cammino nel deserto, la manna dal cielo. Gesù ricorda loro che la manna è stata data dal Padre e non da Mosè. A volte anche noi ci fermiamo non alla fonte da cui ci provengono certi doni o certi ruoli, ma agli intermediari che ce li hanno trasmessi, ritenendoli come la fonte di quanto abbiamo ricevuto. Pertanto in tanti avvenimenti piuttosto che riconoscere che è Dio che permette di compiere determinate funzioni o di assumere dei ruoli specifici, ci fermiamo a dare riconoscenza solo alle persone. Gesù ad esempio ricorda a Pilato che non avrebbe avuto nessuna autorità se non gli fosse stata concessa dall'alto. Anche tu, se ti trovi in un ruolo di superiorità, ricordati che non sono solo le tue competenze o qualità a qualificarti in quella funzione, ma devi riconoscere che ciò ti proviene da Dio e a Lui devi rispondere del modo in cui eserciti il tuo ruolo. Dio è la fonte di ogni cosa e senza di Lui nulla sarebbe possibile.

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Non riconoscere solo la fonte umana dei beni che ricevi o dei ruoli che rivesti, ma ricorda che è Dio la fonte da cui proviene ogni cosa. Senza di Lui non avresti ricevuto nulla di ciò che hai.
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Mercoledì
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,35-40

In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete. Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
"che io non perda nulla di quanto il Padre mi ha dato"
 

Gesù ha a cuore tutto quello che il Padre gli ha affidato e se ne prende cura affinchè non vada perduto.
Anche nella nostra vita Dio mette nelle nostre mani tante persone, tante situazioni, a volte anche difficili e impegnative, tu come ne rispondi? Come te ne prendi cura? A volte la stanchezza, la delusione, il poco tempo a disposizione, ci inducono a lasciar perdere, a non preoccuparcene, a non considerarlo un nostro problema. Gesù si è impegnato perchè nulla vada perduto. Se c'è un piccolo bene che con il tuo semplice sforzo può restare in vita, alimentalo. Se con la tua disponibilità puoi alleviare e rincuorare una vita o una relazione in crisi, dai il tuo contributo. Non lasciare che si perda.

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Non immagini quanto sia grande il valore del tuo impegno con il quale ti sforzi di mantenere ancora in vita il bene che è rimasto in una situazione critica, o in una relazione problematica.
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2024/05/21 09:08:36
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