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Si tratta di una rete di canali fluviali fossili che si estende sulla superficie di Marte per oltre 700 chilometri.
Nirgal Vallis èuna delle più lunghe reti di letti fluviali presenti sul pianeta. Forgiato da un mix di acqua corrente e impatti di corpi rocciosi con la superficie marziana, è un sistema di canali che si trova a sud dell’equatore e la cui età – stimata esplorando le caratteristiche dei crateri circostanti, visibili nell’immagine come chiazze tondeggianti – sarebbe compresa tra i 3,4 e i 4 miliardi di anni.

La parte di Nirgal Vallis osservata dall’orbiter dell’Esa – il sistema biforcuto a forma di albero che si vede al centro dell’immagine di apertura – è quella che si trova verso l’estremità ovest dell’insieme di canali. È un tipo di rete fluviale caratterizzata da tante ramificazioni le cui terminazioni, piuttosto che finire in maniera netta e brusca, hanno una forma semicircolare che ricorda quella di un antico anfiteatro greco. Il fondo è liscio, regolare, e le ripide pareti, se tagliate in sezione trasversale, hanno una inconfondibile forma a ‘U’. Profondi 200 metri e larghi 2 chilometri, questi alvei sono stati interamente ricoperti di sabbia dall’azione del vento marziano che soffiava nella stessa direzione dei canali. L’altra estremità, quella a est, è meno ramificata e si apre nell’ampia Uzboi Vallis – probabilmente lago grande e antico che si è prosciugato molto tempo fa.

Si tratta di una rete di canali fluviali fossili che si estende sulla superficie di Marte per oltre 700 chilometri.
Nirgal Vallis èuna delle più lunghe reti di letti fluviali presenti sul pianeta. Forgiato da un mix di acqua corrente e impatti di corpi rocciosi con la superficie marziana, è un sistema di canali che si trova a sud dell’equatore e la cui età – stimata esplorando le caratteristiche dei crateri circostanti, visibili nell’immagine come chiazze tondeggianti – sarebbe compresa tra i 3,4 e i 4 miliardi di anni.

La parte di Nirgal Vallis osservata dall’orbiter dell’Esa – il sistema biforcuto a forma di albero che si vede al centro dell’immagine di apertura – è quella che si trova verso l’estremità ovest dell’insieme di canali. È un tipo di rete fluviale caratterizzata da tante ramificazioni le cui terminazioni, piuttosto che finire in maniera netta e brusca, hanno una forma semicircolare che ricorda quella di un antico anfiteatro greco. Il fondo è liscio, regolare, e le ripide pareti, se tagliate in sezione trasversale, hanno una inconfondibile forma a ‘U’. Profondi 200 metri e larghi 2 chilometri, questi alvei sono stati interamente ricoperti di sabbia dall’azione del vento marziano che soffiava nella stessa direzione dei canali. L’altra estremità, quella a est, è meno ramificata e si apre nell’ampia Uzboi Vallis – probabilmente lago grande e antico che si è prosciugato molto tempo fa.


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